Questo
calcolo
comprende:
Questi
tipi
di reti sono reti ad albero
La
maschera
dei dati iniziali :
I comandi specifici
della rete riscaldamento
Comandi relativi alle
utenze
Attivando questo
comando e cliccando sul NODO del ramo cui attribuire l’utenza compare
la maschera
Cliccando sulla seconda
riga compare la lista dei radiatori memorizzati fra cui scegliere
In questo caso compare
la maschera:
Gli stessi dati possono
essere introdotti come testi secondo la seguente sintassi:
FT=x1,cod,x3,x4
x1=potenza termica in
watt
cod=codice radiatore
x3=fattore correttivo
dell'emissione
x4=temperatura
ambiente(se diversa da quella di default)
il numero degli
elementi viene determinato
Oppure (verifica)
VER=n,cod,x3,x4
n=numero elementi
cod=codice radiatore
x3=fattore correttivo
dell'emissione
x4=temperatura
ambiente(se
diversa da quella di default)
la potenza termica
nominale è la risultante del prodotto fra il numero degli elementi e
l’emissione termica nominale corrispondente
FCH=N N=codice fancoil
Esempio
dei comandi VER= E FT=
Esempio
dei comandi VER= ed FT= nel collegamento monotubo
Assegna al ramo la
discontinuità selezionata
Assegna al ramo la
pompa selezionata
Assegna al ramo la
serie di detentori selezionata
Assegna al ramo la
serie di valvole selezionata. Successivamente in base al diametro
verrà scelta la valvola
Altri comandi
inseribili come testi:
V=N
assegna al ramo puntato dal testo la valvola codice=N
D=N
assegna al ramo puntato dal testo il detentore codice=N
Radiatori
Monotubo
L'emissione
termica
dei radiatori è esprimibile ,secondo UNI-ISO 6514 come :
E = N E50 [(
Tm-Ta)/50]a
dove:
Nel
caso
di collegamento monotubo i corpi termici sono posti in serie:l'uscita
dell'elemento precedente diventa l'ingresso dell'elemento successivo.
L'unica tubazione che collega i corpi scaldanti viene chiamata anello
.La soluzione più frequente e' quella con l'impiego delle valvole a 4
vie, che consente di collegare sia l'ingresso che l'uscita del
radiatore con una unica valvola. Le valvole a 4 vie prevedono
una ripartizione della portata totale dell'anello: mentre una
parte affluisce effettivamente al corpo scaldante l’ altra lo bypassa.
Poiché ingresso ed uscita sono
localizzate in basso viene influenzata l'emissione rispetto a quella
con condizioni di allacciamento standard, che prevede l'ingresso in
alto e l'uscita in basso dal lato opposto. Per consentire il calcolo
ancora secondo la norma UNI 6514 si considera una portata equivalente
GDE che è' una frazione della portata dell'anello :la portata GDE è la
portata che ,ai fini del calcolo, da' la stessa emissione
dell'allacciamento standard.
Calcolo
Monotubo
Sia :
q
la portata dell’anello monotubo e qr=K q , K=GDE, la frazione della
portata che entra nel radiatore. Siano t1 la temperatura di ingresso
al radiatore e tr=la temperatura di uscita della portata di acqua che
è entrata nel radiatore, t2= la temperatura di uscita complessiva di
uscita dal radiatore e di ingresso a quello successivo. Si ha
pertanto, nel nodo di uscita del radiatore:
qr
tr
+(q-qr) t1=q t2
Da
cui
tr=t1-(t1-t2)/K
e
[1] t2=K tr+t1 ((1-K)
l’equilibrio
fra
emissione
e portata termica al radiatore è:
[2] qr(t1-tr) =N E50[ [(t1+tr)/2 –tamb)]/50]
α
nota
pertanto,
con un calcolo iterativo tr dalla [2] , si può ricavare sia
l’emissione E=
qr(t1-tr) che la
temperatura di uscita t2.
L'emissione
termica
E del fancoil e' espressa generalmente
dal costruttore come :
E=
Resa(q)
x (Tin-Ta)
Resa(q):
resa
termica del fancoil espressa dal costruttore generalmente in funzione
della portata
figura 2
Una rete chiusa come quella della
figura 1 va calcolata riducendola ad aperta come nella figura 2. Allo
scopo si spezza la rete in corrispondenza dei corpi
termici.(nell'esempio contrassegnati con i numeri 1,2,3).
Risulta infatti che le coppie di rami a,p- b,g-c,n-e,m-d,h-f,l hanno
le stesse portate e quindi avranno lo stesso diametro.
Il disegno da effettuarsi su RETIUNO sarà quello 2 inglobando, ad
esempio,nel ramo a lunghezza e
perdite concentrate del ramo p e
così via. Il percorso idraulico della rete chiusa ad esempio formato
dai rami a,b,g,p della figura 1 è equivalente a quello formato
dai soli rami a e b
in cui si inglobano le caratteristiche dei rami equivalenti
p e g. Infatti i percorsi
della rete chiusa sono 3:
1. a,b,g,p
2. a,c,d,h,n,p
3. a,c,e,f,l,m,n,p
che diventano;
1. a+p,b+g
2. a+p,c+n,d+h
3. a+p,c+n,e+m,f+l
del tutto equivalenti ai fini del calcolo idraulico.
VU=n
SERIE
VALVOLE
TERMINALI: la SERIE VALVOLE
associata automaticamente a tutti i rami terminali ,che si suppongono
utenze. Successivamente ,il software selezionerà la valvola , tra
quelle aventi lo stesso numero di SERIE, in base al diametro della
tubazione dove è il terminale(radiatore,fancoil) .
Risultato
del
comando VU=36(valvola monotubo)
BIL=N
bilanciamento
di
tutte le utenze con serie detentori=n
>B=N
bilanciamento
relativo
delle utenze a valle del ramo con serie detentori=N
esempio:
comando
>B=
Bilanciamento
massima
prevalenza= 29055
Bilanciamento
utenze
Ramo Q
Detentore
Hdif HBIL
Pos....REGOL
mc/h
Pa "
8 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
7255 21800
2.2 TRA:R2 E R3
7 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
3964 25091
2.7 TRA:R2 E R3
6 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
1621 27434
3.2 TRA:R3 E R4
5 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
0 29055
5.0 TUTTO APERTO
Bilanciamento
massima
prevalenza= 25187
Bilanciamento
utenze
Ramo Q
Detentore
Hdif HBIL
Pos....REGOL
mc/h
Pa "
16 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
7255 17932
2.2 TRA:R2 E R3
15 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
3964 21223
2.7 TRA:R2 E R3
14 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
1621 23566
3.2 TRA:R3 E R4
13 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
0 25187
5.0 TUTTO APERTO
>MB=n1,n2 bilanciamento relativo delle utenze a
valle del ramo con codice detentori=n1. Successivamente bilanciamento
delle colonne cui si riferisce il comando inserendo nel ramo puntato
il codice detentore avente serie=n2
Esempio:
Il comando >MB=
Eseguo
comando
>MB=
Bilanciamento
colonne=
1
Bilanciamento
massima
prevalenza= 29055
Bilanciamento
utenze
Ramo Q
Detentore
Hdif HBIL
Pos....REGOL
mc/h
Pa "
8 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
7255 21800
2.2 TRA:R2 E R3
7 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
3964 25091
2.7 TRA:R2 E R3
6 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
1621 27434
3.2 TRA:R3 E R4
5 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
0 29055
5.0 TUTTO APERTO
Bilanciamento
colonne=
2
Bilanciamento
massima
prevalenza= 25187
Bilanciamento
utenze
Ramo Q
Detentore
Hdif HBIL
Pos....REGOL
mc/h
Pa "
16 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
7255 17932
2.2 TRA:R2 E R3
15 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
3964 21223
2.7 TRA:R2 E R3
14 0.086 CAZZANIGA
ART 188 3/8" 1621 23566 3.2
TRA:R3 E R4
13 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
0 25187
5.0 TUTTO APERTO
Bilanciamento
colonne=
3
Bilanciamento
massima
prevalenza= 21123
Bilanciamento
utenze
Ramo Q
Detentore
Hdif HBIL
Pos....REGOL
mc/h
Pa "
21 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
0 21123
5.0 TUTTO APERTO
22 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
1621 19502
3.2 TRA:R3 E R4
23 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
3964 17159
2.7 TRA:R2 E R3
24 0.086 CAZZANIGA ART 188 3/8"
7255 13868
2.2 TRA:R2 E R3
Bilanciamento
montanti
Bilanciamento
massima
prevalenza= 29207
Bilanciamento
utenze
Ramo Q
Detentore
Hdif HBIL
Pos....REGOL
mc/h
Pa "
1 0.344 CAZZANIGA ART 188 1/2"
0 29207
5.0 TUTTO APERTO
9 0.344 CAZZANIGA ART 188 1/2"
3868 25339
4.1 TRA:R4 E A
17 0.344 CAZZANIGA ART 188 1/2"
15187 14021
3.5 TRA:R3 E R4
D=N
N=Codice detentore del ramo
V=n1,n2
n1=Codice valvola del ramo n2=numero valvole
Pompe
parallelo
La curva
caratteristica di due pompe in parallelo si modifica rispetto alla
curva della pompa singola:
il punto
Q0,H0 diventa Q1=2xQ0,H1=H0
quindi se
:
H0
=A+BxQ0+CQ02+DQ03+ExQ04 (pompa
singola)
La curva
caratteristica di due pompe in parallelo :
H[m]=A’+B’xQ1+C’xQ12+D’xQ13+E’xQ14
dove:
A’=A
B’=B/2
C’=C/4
D’=D/8
E’=E/16
Pompe
in serie
La curva
caratteristica di due pompe in serie si modifica rispetto alla curva
della pompa singola:
il punto
Q0,H0 diventa Q1=Q0,H1=2xH0
quindi se
:
H0
=A+BxQ0+CQ02+DQ03+ExQ04 (pompa
singola)
La curva
caratteristica di due pompe in parallelo :
H[m]=A’+B’xQ1+C’xQ12+D’xQ13+E’xQ14
dove:
A’=2xA
B’=2xB
C’=2xC
D’=2xD
E’=2xE
Curve
pompe:H0 pompa singola,HP=parallelo ,Hs=serie
E’
consentito questa opzione su una sola pompa. In una pompa a giri
variabili la riduzione del numero di giri viene adattata alla
prevalenza del circuito.la portata e la prevalenza nominale sono
quelle relative al circuito più sfavorito:
ramo portata tubazione caduta di
pressione ramo
m3/h
[Pa]
6 0.112
12x1.2
4789
5 0.224
16x1.2
2505
2 0.404
18x1.2
5485
1 0.622
22x1.2
3421
Massima caduta[Pa]: 16201
La
portata nominale circuito è = 0.622 [m3/h]
e la prevalenza nominale= 1.651 [m H2O].
La prevalenza della pompa alla portata nominale è=
4.490 [m H2O] (punto A della figura). Con una riduzione
percentuale del numero di giri pompa pari a 71,9% alla portata do
0,622 m3/h la prevalenza della pompa viene abbassata a
L’equazione
della
pompa a giri ridotti è:
H[m]=+2.841309+4.582031Q-23.437500Q^2+30.427826Q^3-15.122873Q^4
L’equazione
pompa
a pieni giri è:
H[m]=+5.500000+6.375000Q-23.437500Q^2+21.870000Q^3-7.812500Q^4
Il punto
di lavoro reale risulterà:
portata: 0.674 m3/h prevalenza:
1.478 mH2O(punto A’ della figura)
Dalle
leggi di similitudine sulle pompe il
rapporto fra le prevalenze è:
·
(H1/H0)=(n1/n0)2
·
(Q1/Q0)=n1/n0
dove n0
il numero di giri pieno ed n1 quello ridotto
H0 la
prevalenza a numero di giri pieno ed H1
quella a numero di giri ridotto
Q0 la
portata a numero di giri pieno e Q1
quella a numero di giri ridotto
R=n1/n0
Se
l’equazione della pompa a pieni giri è:
H0=A+BxQ0+CQ02+DQ03+ExQ04
e quella
a giri ridotto:
H1=A+BxQ1+CQ12+DQ13+ExQ14
si ha:
Q1=R x Q0
H1=A+BxRxQ0+CxR2xQ02+DxR3xQ03+ExR4xQ04
H1=R2xH0
Per cui:
A+BxRxQ0+CxR2xQ02+DxR3xQ03+ExR4xQ04=
R2xA+R2xBxQ0+R2xCQ02+R2xDQ03+R2xExQ04
da cui la
curva a n1 giri ha equazione:
H1=A’+B’xQ1+C’Q12+D’Q13+E’xQ14
dove :
A’=R2xA
B’=RxA
C’=C
D’=D/R
E’=E/R2
H0
curva
della pompa a pieni giri, H1 curva pompa a giri ridotti