LA TORRE EVAPORATIVA NELLA PRODUZIONE DI FREDDO NEI PROCESSI INDUSTRIALI

Nicola Taraschi

docente,libero professionista -Saronno

 

 

1. PREMESSA

Il fabbisogno di energia frigorifera nei processi industriali non e’ necessariamente legato alle condizioni climatiche. Il livello di temperature richiesto, d’altro canto, puo’ essere caratterizzato da valori uguali o superiori di quelli, ad esempio, tipici del condizionamento dell’aria. A seconda del tipo di attivita’, inoltre, il fabbisogno puo’ riguardare l’intero arco delle 24 ore e comprendere l’intero anno( industrie a ciclo continuo). Tutte queste osservazioni conducono alla conclusione che la torre evaporativa puo’ fornire un contributo significativo come refrigeratore del tipo FREE COOLING. La differenza e’ che, rispetto ai sistemi analoghi ad aria , la torre puo’ raffreddare l’acqua teoricamente fino alla temperatura di bulbo umido dell’aria , piu’ bassa di quella di bulbo secco.

Lo studio che esponiamo vuole analizzare gli aspetti tecnico-economici della produzione di freddo tramite una torre evaporativa nella disposizione in serie ad un impianto frigorifero, tenendo in considerazione sia la temperatura di refrigerazione richiesta dal generico processo industriale , che il tipo di turnazione del processo produttivo.

2. LE BASI DELL’ANALISI

Lo schema considerato come base di riferimento e’ quello di figura 1, in cui la torre evaporativa e’ in serie con l’evaporatore del gruppo frigorifero. L’acqua viene refrigerata dapprima nella torre e successivamente nell’evaporatore, quindi passa nello scambiatore. In questo avviene lo scambio termico tra l’acqua refrigerante ed il generico fluido di processo refrigerato, che si suppone acquista calore nel processo industriale. In alternativa, ma nulla cambierebbe nel nostro studio, l’acqua refrigerante potrebbe sottrarre calore direttamente al processo. Quando il salto termico dell’acqua nella torre si riduce a zero, la valvola a 3 vie commuta il passaggio diretto dell’acqua di ritorno dallo scambiatore all’evaporatore. La valvola di taratura si rende necessaria per far si’ che la resistenza idraulica del ramo deviato sia uguale a quello del ramo che serve la torre. Il punto di lavoro della pompa , e quindi la portata all’evaporatore, in tal caso rimane immutata. Il funzionamento avviene con temperatura di ritorno dal processo t FI costante e fissata di volta in volta. Il gruppo frigorifero e’ formato da

FIGURA 1

due unita’ identiche con due gradini ciascuno, per un totale quindi di 4 gradini.. Quando e’ verificata la condizione :

qTOR>=qPRO (1)

la torre soddisfa da sola la potenza richiesta.

Quando la torre non e’ piu’ sufficiente da sola, saranno attivi il numero di gradini minimo per mantenere le condizioni richieste. Sara’ allora:

qtor + qfrig = qpro (2)

dove:

FIGURA 9

FIGURA 10

 

Bisogna ovviamente tenere in conto il passaggio da una condizione all’altra. Il vantaggio di questa situazione e’ nel fatto che non c’e’ la spesa dell’acquisto della torre refrigeratice .

 

5. L’IMPORTANZA DELLO SCAMBIATORE

L’andamento del processo e’ fortemente legato alla grandezza caratteristica KAS dello scambiatore. Uno scambiatore avente maggiori capacita’ di scambio termico fa si che il salto termico fra l’acqua delo scambiatore e il fluido di processo sia minore. Per l’essere tFU ,tFI costanti le temperature tSU , tSI dello scambiatore saranno piu’ alte , e questo comportera’ un aumento delle potenze frigorifere fornite sia dalla torre che dal gruppo compressori. Com’e’ visibile nella figura 10, ad un aumento della grandezza KAS corrisponde un aumento sensibile del risparmio conseguito, fino ad un massimo che si stabilizza per valori di KAS pari a circa 40 kW/° C.

6. CONCLUSIONI

Il sistema combinanto torre e gruppo frigorifero comporta dei risparmi di energia consistenti, nel campo di temperature individuato, soprattutto nel caso di industrie a ciclo continuo. A questo corrisponde un maggior costo dell’impianto, dovuto specialmente al costo d’acquisto della torre refrigeratrice, che si puo’ valutare all’incirca 8 milioni di lire. Nel maggior costo dell’impianto occorre aggiungere quello della valvola miscelatrice e del circuito idraulico. Bisogna altresi’ tener presente che, come in tutti i sistemi free-cooling, il gruppo frigorifero dovrebbe avere una regolazione a microprocessore che governa il sistema, decidendo l’intervento dei gradini del compressore o comandando la valvola a 3 vie per l’esclusione o meno della torre. In ogni caso l’ammortamento non supera, anche nel caso di 2 soli turni, qualche anno. Il risparmio conseguito (figura 5) risulta infatti, anche nel caso del minimo valore di tFI considerato( 19° C ), circa 6,5 milioni di lire nel caso di 2 turni.

Una considerazione ulteriore riguarda i metodi di calcolo dei sistemi free-cooling. E’ solo la simulazione numerica del comportamento, al variare delle condizioni ambientali, che puo’ dare risultati attendibili. C’e’ il vantaggio, nei processi industriali, che l’andamento del carico frigorifero o e’ costante, oppure facilmente determinato, e non influenzato, come nel campo delle applicazioni civili del condizionamento dell’aria, da condizioni dell’ambiente ed esterne estremamente variabili.

In ogni caso quello presentato vuole essere non un esempio applicativo ma piuttosto metodologico. L’analisi dettagliata del processo industriale, delle locali condizioni ambientali, delle macchine determinano di caso in caso la convenienza e l’opportunita’ dei sistemi FREE-COOLING.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SIMBOLOGIA

AS= superficie scmbiatore

K=trasmittanza scambiatore

tEU=temperatura acqua refrigerata uscita evaporatore

tEI=temperatura acqua refrigerata ingresso evaporatore

tTU=temperatura acqua refrigerata uscita torre

tTI=temperatura acqua refrigerata ingresso torre

tSU=temperatura acqua refrigerata uscita scambiatore

tSI=temperatura acqua refrigerata ingresso scambiatore

tFI=temperatura fluido processo ingresso scambiatore

tFU=temperatura fluido processo uscita scambiatore

tRU=temperatura uscita acqua dalla torre condensatrice

tRI=temperatura ingresso acqua alla torre condensatrice

tR=temperatura media dell’acqua refrigerante del

condensatore del gruppo frigorifero

qFRIG= potenza frigorifera fornita dal compressore

qPRO= potenza frigorifera nominale richiesta dal processo

qSC= potenza termica scambiatore

qTO= potenza termica fornita dalla torre

qCON= potenza termica condensatore

D tTO= salto termico subito dall’acqua nella torre

qmh =portata massica acqua refrigerata

qmF =portata massica fluido di processo

qmR =portata massica acqua alla torre condensatrice

cH =calore specifico acqua refrigerata

cF =calore specifico fluido di processo

EEF=efficienza del gruppo frigorifero ovvero il

rapporto fra la potenza frigorifera e la potenza

assorbita del del compressore

TBU= temperatura di bulbo umido

 

BIBLIOGRAFIA

[1] Ashrae 1997 , Pocket guide for Air conditioning, heating, Ventilation refrigeration

email:nicolataraschi@inwind.it

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